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URCA MARCHE

U.R.C.A. REGIONALE MARCHE Gestione Fauna e Ambiente APS si occupa di gestione faunistica secondo i principi di sostenibilità ambientale descritti nel "Manifesto U.R.C.A. Nazionale". In tale contesto, i cacciatori di selezione operano sulla base di criteri scientifici contribuendo, in collaborazione con le Autorità pubbliche, al mantenimento di un sano e corretto rapporto uomo - natura e alla valorizzazione delle risorse del territorio.

L’URCA Marche è stata costituita, nell’anno 1997. Nell’anno 2000 l’U.R.C.A. Marche è stata iscritta nel Registro regionale delle Organizzazioni di Volontariato – Sezione Ambiente – della Regione Marche assumendo la natura di ONLUS operante nel campo ambientale e venatorio.

Nel 2019 ha adeguato il proprio statuto, assumendo la natura di APS, conseguentemente alla riforma del Terzo Settore, mantenendo il riconoscimento di Associazione di Protezione Ambientale.

Nel corso degli anni l’U.R.C.A. Marche ha promosso e partecipato a numerose iniziative inerenti alle proprie finalità, tra le quali possiamo ricordare:

  • Adesione al Progetto EDEMPA (e-democracy) del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi;

  • Protocollo d’intesa con Legambiente e adesione al Progetto “Appennino Parco d’Europa”;

  • Ha collaborato e collabora nello sviluppo dell’attività di controllo delle popolazioni di Cinghiale a fini conservativi nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nel Parco Naturale Regionale del Conero e ha la gestione diretta del controllo nel Parco Naturale del san Bartolo;

  • Ha organizzato vari convegni sulla gestione degli ungulati.

La collaborazione costante con gli Ambiti Territoriali di Caccia ha permesso di sviluppare proficui rapporti che hanno permesso ai rappresentanti delle Sezioni Provinciale di essere nominati nei Comitati di Gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia.

Con l’accresciuto interesse, sviluppatasi negli ultimi anni, per la caccia di selezione si è dotata di un proprio Comitato Tecnico Scientifico, che ha accresciuto il valore nei già fattivi rapporti con la Regione Marche, con il conseguente raggiungimento, nel corso del 2022 di importanti obbiettivi, tra i quali:

  • Avvio del Corso di Cacciatore Formato su tutto il territorio regionale;

  • Primo censimento al bramito, secondo i protocolli ISPRA, del Cervo nel territorio dell’Ambito Territoriale di Caccia Macerata 2;

  • Supporto alla richiesta di autorizzazione alla Regione, fatta dell’Ambito Territoriale di Caccia Macerata 2, per l’organizzazione del primo corso regionale per l’abilitazione Censitore Cervi;

  • Apertura della caccia di selezione al Capriolo giovane nel mese di giugno;

  • Avvio della Caccia di Selezione con l’Arco

Uno dei principali risultati nella sinergia che deve legare caccia, ambiente ed agricoltura è la firma del Protocollo di Intesa con Coldiretti Marche per la valorizzazione delle carni di selvaggina.

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CONSIGLIO DIRETTIVO
U.R.C.A. MARCHE

  • Presidente: Massimo Iuliano 

  • Vice Presidente: Carmine Zenodocchio

  • Segretario: Maurizio Rivosecchi                                                    

  • Tesoriere: Andrea Piccioni                                                               

  • Consiglieri:       Francesco Marchetti

                                   Gianni Fioretti

                                   Luigino Orazi

                                   Gionny Di Pietro

                                   Pierluca Milletti

 

  • Organo di Controllo:   Eugenio Poloni

                                               Daniele Vesprini

 

  • Revisore dei Conti:      Fabio Ciccarelli

 

  • SETTORIALI     Arcieri:                        Loris Sartini    

                                   Cani da Traccia:        Maurizio Rivosecchi

                                   Trofeistica:                 Paolo Pulozzi Pochini

Contatti:

Tel: 333 9936654

Mail: urcamarche@libero.it

Pec: urca-marche@pec.it

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
U.R.C.A. MARCHE

  • Prof. Fabio MUSSO                                       Prorettore alle Attività di Terza Missione Università di Urbino, Consigliere Fondazione UNA

  • Prof.ssa Paola SCOCCO                                Docente Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Università di Camerino

  • Dott. Gianni CAMMERTONI                            Medico Veterinario

  • Avv.to Mauda ROMAGNOLI                         Avvocato civilista esperta in materia venatoria

  • Dott.ssa Serena CAVALLERO                    Università “LA SAPIENZA” DI ROMA – Facoltà di Farmacia e Medicina - Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive

  • Dott. Andrea BRUSAFERRO                           Tecnico Faunistico

  • Dott. Stefano GAVAUDAN                       Laboratorio Diagnostica e Centro Regionale per le malattie trasmesse da vettori e malattie degli animali selvatici Struttura Complessa Diagnostica Marche SC4 Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche

  • Dott. Roberto VIGANO’                                    Medico Veterinario Studio Associato AlpVet

Foresta dall'alto

L’URCA NAZIONALE

L’Unione Regionale Cacciatori dell’Appennino nasce in Emilia Romagna nell’anno 1991 per volontà e opera del senatore Araldo Tolomelli.


Dopo i cacciatori delle Alpi, che hanno visto nascere nell’anno 1964 l’UNCZA-Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi, anche quelli dell’Appennino hanno una loro associazione. Secondo il suo fondatore “L’URCA è un organizzazione autonoma a base regionale per la gestione del territorio e della fauna ungulata dell’Appennino. Persegue l’obiettivo della conservazione e dello sviluppo di questo patrimonio anche attraverso il prelievo venatorio selettivo e programmato.

A questo fine promuove la collaborazione tra mondo venatorio, agricoltori e ambientalisti con la partecipazione di esponenti del settore tecnico-scientifico in un corretto rapporto con le istituzioni e le comunità locali”.

 

I principi innovativi per la gestione della fauna selvatica ungulata, promossi dalla neonata Associazione, suscitano un grande interesse e rapidamente le idee si propagano nelle regioni contigue dove sono raccolte da modesti gruppi di illuminati cacciatori, appassionati dell’ambiente naturale e della sua fauna, che replicano l’iniziativa; l’Emilia-Romagna non è più sola. Sotto la guida del senatore Tolomelli i rappresentanti delle Unioni regionali costituiscono un Coordinamento nazionale e sottoscrivono una Convenzione che ne regola l’attività. Nascono altre Unioni regionale sino a raggiungere le nove unità nell’anno 1999.

 

La crescita e la grande considerazione ottenuta negli ambienti accademici, scientifici e istituzionali rende opportuno sostituire il Coordinamento nazionale con un organismo più rappresentativo. Nell’anno 2001 è convocata il 3 e 4 marzo, a Sasso Marconi nell’Appennino bolognese, la prima Assemblea Congressuale di tutte le Unioni regionali. Viene deliberata la costituzione dell’URCA NAZIONALE ed approvato la Statuto che ne regolerà la vita associativa.

 

Passano gli anni con le Unioni regionali sempre più impegnate nella formazione culturale, nella tutela dell’ambiente e della sua fauna ungulata e nella promozione di una caccia sostenibile conservativa delle popolazioni selvatiche. Non mancano le dispute, a livello nazionale, tra le grandi e le piccole Unioni tra quelle ricche di ungulati e quelle ancora povere, ma l’attività continua a mietere successi all’insegna del ”Manifesto dell’URCA” che sin dall’inizio ha guidato la politica associativa.

Il 12 maggio 2006 giunge un ambito riconoscimento all’attività svolta: con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio l’URCA-Unione Regionale Cacciatori dell’Appennino è stata identificata quale Associazione di protezione ambientale; grande è la soddisfazione di tutti coloro che hanno contribuito, con il lavoro e con le idee divulgate, ad ottenerlo. Oggi le Unioni regionali hanno raggiunto le quattordici unità e sono presenti nell’Appennino, senza soluzione di continuità, dal basso Piemonte alla Sicilia. Dopo il fondatore Araldo Tolomelli sono succeduti alla presidenza nazionale Luca Santini, Bruno Tudini e Antonio Drovandi.


URCA ed UNCZA hanno stabilito rapporti di collaborazione regolati da una convenzione rinnovata recentemente.

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